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In un giorno come tanti può capitare di incontrare il proprio amico immaginario e scoprire che nel frattempo è diventato un collezionista di baci mai dati. In un vecchio cinema di provincia può capitare che l'ultimo proiezionista e la cassiera siano i protagonisti inconsapevoli di una resistenza che genera momentanei stati di grazia necessari agli spettatori per ritrovare la propria ragion d'essere. Forse Tigerman non è soltanto l'eroe mascherato dei cartoni animati e nasconde la sua identità di padre e visionario che non riesce a smettere di fumare e cerca di non deludere le proprie figlie. Persino Vivian Maier- la fotografa bambinaia che ha ritratto l'America degli anni Cinquanta passando inosservata fino al giorno in cui, in un'asta di quartiere, i suoi rullini mai sviluppati sono stati rinvenuti in una vecchia valigia - si aggira nelle pagine che compongono Un poco di grazia. Queste storie firmate da Luisa Ruggio sono favole per adulti, luoghi - illustrati da Chiara Chiego - dove si intrecciano destini sfiorati da qualcosa che non ha nome e che non sappiamo spiegare, ma che somiglia tanto a un inatteso senso di umana solidarietà e bellezza. Personaggi raccontati nei momenti decisivi delle loro vite, al bivio, incantati da uno splendore che può salvare o distruggere.